Matrimonio
gay, il giudice ordina: “Trascrivetelo anche in Italia”
Due uomini si erano sposati a New York nel 2012 e adesso il
tribunale di Grosseto ha prescritto che Comune della città toscana debba
recepire nei suoi registri l'unione
Il Tribunale di Grosseto ha ordinato al Comune “di
trascrivere nei registri di stato civile il matrimonio” tra due uomini,
italiani, celebrato con rito civile nel dicembre 2012 a New York. Una decisione
storica, che potrebbe creare un precedente per altri matrimoni omosessauli
celebrati all’estero. I due coniugi sono Stefano Bucci e Giuseppe Chigiotti, il
primo giornalista, il secondo architetto e professore al Politecnico di Milano.
Si conoscevano da 25 anni e hanno deciso di sposarsi nella Grande Mela, dove il
matrimonio omosessuale è legale. Dopo essersi sposati con rito civile a New
York, nel dicembre 2012, i due, 68 e 57 anni, chiesero al Comune di
Grosseto di trascrivere le nozze nel registro di stato civile.
L’ufficiale si rifiutò, perché, sostenne, ”la normativa italiana
non consente che persone dello stesso sesso possano contrarre matrimonio”.
A quel punto, assistiti dall’avvocato Claudio Boccini, i due hanno fatto
ricorso. Nonostante il parere contrario del pubblico ministero, il giudice di
Grosseto ha dato il via libera. Secondo Ottati, infatti, nel codice
civile ”non è individuabile alcun riferimento al sesso in
relazione alle condizioni necessarie” al matrimonio. Nella sentenza,
il giudice spiega che non è ”previsto, nel nostro ordinamento” alcun
”impedimento derivante da disposizioni di legge alla trascrizione di un
atto di matrimonio celebrato all’estero”. E poi, la trascrizione non ha
natura ”costitutiva, ma soltanto certificativa e di pubblicità di un atto
già valido di per sé”.
Tratto dal sito di rainews
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