Condominio: avere un animale è un diritto Redazione www.peofessionisti,it

Tenere un animale domestico in un appartamento situato in un condominio è sempre un diritto? Scopriamo cosa prevede la legge anche alla luce di una recente sentenza in merito.
Cane in condominio? Sì grazie
La legittimità del tenere un animale domestico negli appartamenti, anche se situati in condominio, è spesso oggetto di discussione all'interno degli edifici e delle assemblee condominiali. Una legge piuttosto recente, promossa e sostenuta da diverse associazioni animaliste, ha fatto sì che tenere un animale domestico possa essere considerato un diritto della persona, che non si applica solo agli spazi di abitazione ma a tutto ciò che concerne la vita dell'individuo.
Nel caso specifico, oggetto di giudizio da parte del giudice di pace di Pordenone, un inquilino di un condominio era stato chiamato in causa dagli altri condomini per aver acquistato un cane di piccola taglia per la propria figlia, in contrasto con quanto previsto dal regolamento condominiale. Nonostante il cane non avesse arrecato alcun danno al condominio, l'assemblea condominiale ne aveva chiesto l'allontanamento, chiamando in giudizio il proprietario dell'animale dopo un tentativo di accordo non andato a buon fine.
No agli animali? Il regolamento condominiale è nullo
Nel caso specifico inoltre i condomini contrari all'animale citavano a loro favore il regolamento condominiale, che vietava esplicitamente la detenzione di animali domestici, a prescindere dalla taglia o dal tipo di animale. Secondo il giudice chiamato a pronunciarsi in merito però il regolamento condominiale non può essere considerato valido, in quanto la norma presente è del tutto contraria a quanto previsto da una legge in vigore e ne ha quindi dichiarato la nullità. In aggiunta è stato appurato che il cane in questione non aveva arrecato alcun danno al condominio, rendendo quindi ancora meno plausibile una richiesta di allontanamento.
Nella sentenza emessa dal giudice di pace i condomini sono stati condannati al pagamento delle speseprocessuali sostenute dalla famiglia del cane in questione.
Anche se riguarda un caso specifico, la sentenza potrebbe essere di esempio anche per altri dibattimenti simili; ricordiamo quindi che non è possibile per un'assemblea condominiale o per il proprietario di un immobile, anche se concesso in affitto, vietare l'accesso agli animali domestici. Qualsiasi regolamento condominiale che contenga questa norma potrà quindi essere ritenuto non valido in sede di giudizio, in quanto contrastante con le leggi nazionali.
Il possessore dell'animale deve, come anche il buon senso suggerisce, quindi solo preoccuparsi che l'animale non arrechi alcun danno agli spazi comuni o pubblici.
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